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Siviglia


Data la vicinanza, e il fatto che non ci ero mai stato prima, da quando mi sono trasferito a Casablanca ho avuto la possibilità di visitare la Spagna diverse volte.

A volte per necessità, come le tipiche fughe a Ceuta in tempo di Ramadan. Una specie di ricorrenza annuale, nata dalla necessità di uscire dal Marocco per staccare dalle dinamiche dettate dal mese di austerità - che comunque non mi tocca direttamente, ma tanto una scusa vale l'altra per farsi un weekend fuori.

Altre volte, solo per approfittarne delle offerte della Ryanair, anche se viaggiare low cost è sempre particolarmente stressante:

- la prima volta lo stress era relativo alle dimensioni del bagaglio, che se sgarri di un centimetro finisci a pagare più di multa che di biglietto. Nell'aeroporto, tuttavia, mi accorsi come anche l'inflessibile taccagna dei cieli avrebbe dovuto scendere a compromessi, dal momento che tutti (ma tutti) i passeggeri marocchini stavano trasportando, oltre al famigerato 55x40x20, questo mondo e quell'altro.

- la seconda volta più che stress era proprio fastidio, quello derivante dall'atteggiamento della crew, evidentemente frustrata a sua volta dal braccino corto del proprio datore di lavoro. Sull'ultimo volo c'erano due sedili liberi uno al fianco dell'altro e una coppia, che probabilmente non aveva pagato 3€ in più per scegliersi la posizione del proprio posto, voleva approfittarne. E invece no, secondo l'ossuta hostess acconsentire loro di sedere assieme avrebbe "minato l'equilibrio dell'aereo" - e tutt'oggi spero che fosse giusto una scusa da quattro soldi piuttosto che la spaventosa verità..!

Comunque.

Il mese scorso, dopo aver fatto un po' di dieta per evitare di minare l'equilibrio dell'aereo, ho fatto un weekend a Siviglia. Cosa particolarmente significativa, sono anche riuscito a portarci Raffaele, un vecchio amico normalmente un po' scettico sul visitare posti il cui piatto tipico non finisce in vocale, ma che avrebbe rotto comunque anche per la "paellA".

Siviglia è una deliziosa città piena di simboli un po' controversi, come ad esempio:

- la Giralda, ovvero il simbolo di una religione uscente (all'epoca), l'Islam, sfacciatamente riconvertito in campanile, ovvero nel simbolo della religione all'epoca trionfante e SBAM!!, sbattuto in faccia come il nuovo simbolo della città.

- la Piazza di Spagna, ovvero il luogo architettonicamente stupendo la cui forma semicircolare e il cui orientamento simboleggiano l'abbraccio (la stretta) che la Spagna aveva sulle sue colonie sudamericane.

- la Plaza del Toro, ovvero l'arena dove si tiene la corrida e dove, accompagnata da un sottofondo commovente, l'audioguida spiega il legame sentimentale che univa il toro e il suo violento carnefice.

- la tomba di Cristoforo Colombo, collocata nella cattedrale della città e ritenuta troppo piccola dal buon nazionalista Raffaele "Oh, ha scoperto l'America, eccheccazzo!!"..

"eh, ma che peso 'sto post! Ma che cce sei annato a fa' a Siviglia?!"

In realtà abbiamo fatto anche cose costruttive, tipo affittare delle biciclette e usarle per visitare la città, sviluppando con Raffaele un raffinatissimo linguaggio morse basato sull'uso del campanello, utile per comunicare con discrezione l'avvistamento di monumenti, affreschi e belle ragazze. DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN...

La cosa che indubbiamente ci ha colpito maggiormente di questa città è stata il flamenco, un'arte musicale che a Siviglia ha raggiunto livelli di eccellenza assoluta e che, come dicono nell'apposito museo, non si può raccontare o descrivere - ma solo "sentire".

Quello che neppure posso raccontare sono le reazioni del caro Raffaele (e anche mie), di fronte a cotali esibizioni di passione e sensualità. Diciamo che, a tante più esibizioni assistevamo, tanto più ci la cosa ci prendeva:

- dopo la 1a esibizione, tale era lo stato di trance, che rimaniamo in silenzio per cinque minuti buoni.

- dopo la 2a esibizione, confesso a Raffaele che saper ballare il flamenco sarebbe dovuto essere un requisito aggiuntivo della mia ragazza ideale. E lui mi confessa che sarebbe potuto essere anche l'unico, di requisito.

- dopo la 3a esibizione, confesso a Raffaele che mai in vita mia avevo dato così tanti soldi ad artisti di strada. Ma lui è già lì, a consegnare l'atto di proprietà della sua casa nelle mani della ballerina che faceva il giro per la colletta.

- dopo la 4a esibizione, Raffaele mi indica il vecchietto seduto sulla panchina in prima fila ad assistere allo spettacolo, e mi dice che è così che si vede fra 50 anni.

- al termine della stessa esibizione, ho avuto talmente tanto contatto visivo con questa ballerina che sto seriamente pensando di aver superato definitivamente il problema della bradicardia. Il mio cuore va a mille, sto pensando a come prendere iniziativa e la accompagno con lo sguardo mentre lei raccoglie le offerte, deposita il cappellino con i soldi vicino ai compagni, si avvicina al ragazzo che ha suonato la chitarra e gli stampa un bel bacio sulla bocca: CRACK! - il suono del mio cuore, non quello del bacio.

Ay ay, corazon espinado.

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