top of page

Mers Sultan


Di ritorno dall'Egitto ho dovuto cercare un nuovo appartamento a Casablanca e, con un po' di passaparola, ho trovato un bel monolocale in un quartiere che si chiama Mers Sultan.

Considerato un po' il centro autentico di Casablanca, con i suoi palazzi di epoca coloniale, i piccoli negozi e i tantissimi bar, Mers Sultan è un quartiere pieno di vita - un po' come lo era quello precedente in cui abitavo grazie alla presenza della grande moschea. La differenza è che in quel caso il quartiere era popolato sopratutto da persone religiose, mentre quello attuale è frequentato per lo più da gente allegra e ubriaconi. E fra le due categorie, preferisco decisamente la seconda.

La verità è che Mers Sultan è un quartiere popolare in un processo di gentrificazione, il che significa che la sua composizione sociale sta cambiando e sta diventando più "gentry", ovvero più borghese.

Ho appreso questo concetto quando, una volta, sono uscito con una ragazza antropologa. Lei, seria, ne parlava e ripeteva continuamente questa parola. Io, serio, annuivo e facevo finta di capire. Poi lei è andata in bagno e io ho mandato un messaggio al mio amico scrittore: "Puoi mettere la parola 'gentrificazione' in una frase di senso compiuto? Urgente."

E si, me la tiro co' sta storia da allora.

Comunque, gentrificazione a parte, Mers Sultan sembra davvero un quartiere d'altri tempi. Puoi andare in salumeria, aprire un conto e pagare a fine mese. La frutta e verdura si compra alla bancarella, si pesa col bilancino e dopo pagato si riceve sempre qualche arancia o melanzana in omaggio. Puoi portare ingredienti al pizzaiolo per farti fare una pizza su misura allo stesso prezzo. Per meno di 2 euro puoi mangiare un quarto di pollo arrosto insieme con riso, insalata, lenticchie, olive, patatine fritte, etc.

Al mercato centrale puoi scegliere il pesce fresco al mercato e fartelo cucinare sulla griglia o fritto. Oppure puoi mangiare ostriche fresche a 0.7 euro l'una. Aumm aumm, ma neanche tanto, puoi comprare prosciutto, mortadella e salame di maiale (!!!) prodotto in Marocco e pure buono.

A Mers Sultan c'è il Vertigo, che è un pub vecchio stile, con luci basse da lampade da tavola e musica da vinile. Wahid, il proprietario, è un signore calvo con un unico ciuffo di capelli sulla fronte che ricorda la coda di un maiale. Come Ronaldo prima della crescina.

Un giorno mi sono accorto di non avere con me portafogli solo dopo aver bevuto mezza pinta. Wahid mi dice di non preoccuparmi e quando, qualche giorno dopo, torno al Vertigo con degli amici lui è troppo brillo per fare i conti ("4 gin tonic e, ti ricordi la birra dell'altra sera..?"). Si prende una banconota forfettaria da 200 e la questione finisce lì (il conto totale sarebbe stato 360).

La gente storce un po' il naso quando dico che abito a Mers Sultan, sopratutto per via dei tanti bar e dei tanti ubriachi per strada dopo una certa ora. La realtà è che fra i quartieri super-conservatori e noiosi, e quelli super-consumisti dove la gente comunque si ubriaca e si concede molto altro, Mers Sultan mantiene una autenticità tutta sua e a me m' piac'.

bottom of page