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Marrabenta

  • Immagine del redattore: Antonio Pilogallo
    Antonio Pilogallo
  • 16 mag 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Questa volta per parlare un po’ di Mozambico, parliamo di una sua espressione musicale, che è la Marrabenta. Uno dei tanti stili musicali tradizionali, sia chiaro, e che in realtà rappresenta solo la parte sud del Paese. Guai se i miei orgogliosissimi amici Zambesiani (centro-nord) scoprissero che ho affermato il contrario..

Qui la musica, come la danza, è un po’ come il dialetto in Italia: ogni città/provincia ne ha una tradizionale e se ne fa vanto.

Ovviamente, non si può stabilire con certezza quando sia nato questo stile, anche se tutti i puoi antichi cantanti ancora in vita provano ad attribuirsene le origini. Le loro canzoni, composte anche 60-70 anni fa, ancora oggi alle feste fanno cantare e ballare sin dalle prime note, pur non potendosi trovare su tv, social network o youtube..

Per parlare di Marrabenta, però, preferisco usare “Como anima a Marrabenta”, canzone della più giovane cantante Neyma. Mi piace questo video perché, oltre alla musica in sé, in pochi secondi da uno spaccato di quella che è Maputo.

A parte le dovute inquadrature sulla cantante e sul buzzurro coprotagonista, la prima cosa che si vede è un signore che suona uno strumento improvvisato, realizzato con latta e compensato. Ancora oggi, il tipo di chitarra più accessibile per chi non vive in città.

Quindi inizia la canzone, e Neyma dice di sistemare innanzitutto la capulana, il panno colorato che lei usa come gonna e che altre usano come turbante, vestito, portabebé, tovaglia, tenda e chi più fantasia ha più ne metta. Poi ti ricorda che lei è mozambicana, non senti l’allegria?

Il video prosegue con una sfilza di ballerini di tutti i tipi, età, taglia, sesso. E giurerei tutti non professionisti, dal momento che ballare in questo stile e in questo modo, a Maputo, è assolutamente comune.

Uno qualsiasi di quei ballerini potresti ritrovartelo per strada, in treno, al parco, in spiaggia: mentre porta 40 chili di pesce sulla testa, mentre serve da mangiare il pasto della domenica, mentre ritorna dal lavoro o dalla messa col vestito buono, mentre allo stadio assiste alla partita dei Mambas. Neyma lo dice nella canzone: aqui ninguem aguenta, qui nessuno resiste. Quando parte la musica, non importa cosa stia facendo o pensando, tu fermi tutto e cominci a ballare e divertirti.

Ho detto del buzzurro coprotagonista, tale JayPee, quello con le bretelle e i jeans. Anche lui estremamente tipico, e non per lo stile di vestire – tutti nel video sono particolarmente cool..!

Quello che JP fa per tutta il tempo, è (buzzurramente) accompagnare la canzone con parole o suoni tipo: Epah! Pega! Toma! …Che è proprio quello che succede nella vita di tutti i giorni, nella capitale! Una grande, allegra confusione riassumibile con: cikicikici – cikicikici –cikicikici… :)

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