Jam session
- Antonio Pilogallo
- 21 apr 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Vicino casa si trova l’associazione dei musicisti della città, un posto dove nel pomeriggio vengono formati giovani musicisti afrojazz ed alla sera ci si ritrova per rilassarsi nel giardino retrostante, con birra a poco prezzo, biliardo e musica.
Due sere a settimana si tengono spettacolari jam session musicali: ai soliti batteria, basso e chitarra si uniscono spesso e volentieri fiati, bonghi ed altri strumenti più tipici, formando ensemble dal ritmo irresistibile, spesso capitanate da one-man-show ipermolleggiati.
Fra i personaggi degni di nota, sicuramente il presentatore: si fa chiamare Simpatico, indossa sempre un cappellino alla pescatora e trasmette il suo entusiasmo al grido di “Quinta si, Sexta si, jam session aquì!” (giovedì si, venerdì si, jam session qui! – beh, non importa tanto quello che dice, ma come!!)
A volte, tanto per cambiare, alcuni artigiani locali espongono la propria merce. Una sera l’artigiano in questione, tale Xitaro, espone strumenti musicali tipici da lui costruiti. Con l’acquolina in bocca mi avvicino, provo tutto diverse volte, compro un pezzo e mi faccio lasciare il numero per organizzare una lezione.
Lo strumento è una Mbira: in una cassa di risonanza di legno circolare viene collocato un supporto con 15 asticelle metalliche bloccate da un paio di asticelle perpendicolari. Sfiorandole, le asticelle vibrano emettendo ciascuna la propria nota. Xitaro mi assicura che è accordata in Fa, ma diciamo pure che è meglio prenderlo come un parere opinabile.
La lezione, sempre nel cortile dell’associazione, dura oltre 2 ore. Xitaro mi parla della provenienza storica dello strumento, di quante tipologie diverse ne esistono, di come suonarla ed anche qualche brano. Vengono ad assistere alla lezione altri 3 ragazzi, ai quali si aggiunge in seguito lo stesso Simpatico.
Quando si stanca di parlare, Xitaro si fa offrire la seconda birra e comincia a suonare la sua Mbira. Pare che anche la musica africana abbia i suoi brani standard: uno dei ragazzi al tavolo riconosce il pezzo e comincia ad accompagnarlo suonando il mio strumento. Simpatico accenna dei vocalizzi col suo tipico entusiasmo. Il secondo ragazzo, per non sentirsi da meno, comincia a suonare ..il tavolo, come se fosse un bongo.
Il terzo* se ne frega e si prepara una ‘sigaretta’.
La jam session va avanti una mezz’oretta. Non saranno stati gli strumenti più accordati mai sentiti... Non saranno stati i gorgheggi più intonati mai sentiti... Non saranno stati i musicisti più lucidi e legittimi mai sentiti…
..ma niente, però è stato divertente! :)
* = l’unico senza rasta!
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